Per anni, gli studi ci hanno fatto pensare che l’acciaio inossidabile fosse stato inventato tra il XIX ed il XX secolo, ma una recente scoperta, avvenuta a Londra, ha rimescolato le carte in tavola.

Un ricercatore dell’University College di Londra, durante alcuni scavi, ha scoperto che, già in epoche più antiche, degli antichi armaioli persiani avevano scoperto un metodo per non far arrugginire le armi e gli attrezzi: creare una lega aggiungendo all’acciaio la cromite, dentro i crogioli. Nel X secolo si ha così una prima rudimentale versione dell’acciaio inox.
La percentuale di cromo utilizzata si aggirava intorno all’1/2%, quantità molto minore rispetto a quella attuale, ma ugualmente valida per raggiungere l’efficienza ed evitare ossidazione e ruggine.

Durante gli studi a Londra, infatti, si sono trovate delle tracce fisiche di questo materiale e anche uno “speciale acciaio” citato in un manoscritto datato tra il 900 ed il 1000d.C.
A quell’epoca si trattava di una pratica tra scienza e magia, dato che poche persone erano in grado di produrre l’acciaio e la cromite considerata un ingrediente segreto.

Questa antica pratica si è tramandata nel corso dei secoli fino all’era moderna e l’acciaio inossidabile è stato un’invenzione che ha rivoluzionato l’industria, probabilmente da 1000 anni prima di quanto immaginavamo.