Anche in Italia, così come in molti altri paesi Europei, gli imballaggi in acciaio costituiscono un fattore fondamentale per lo sviluppo di un’economia circolare.
Grazie all’impegno dei comuni e dei cittadini rispettosi delle normative, sono state riciclate 399.006 tonnellate di imballaggi d’acciaio, delle 480.921 tonnellate di acciaio raccolto, ben il 4,7% in più rispetto al 2018.

Le campagne di sensibilizzazione hanno fatto sì che nel corso dell’anno aumentasse l’utilizzo di questo materiale che può essere potenzialmente riciclato al 100% all’infinito senza perdere le proprie qualità, diventando così un nuovo prodotto. C’è da dire, però, che non tutto il materiale gettato è idoneo al riciclo, poiché prima di essere gettato dev’essere pulito il più possibile.

L’acciaio non solo è il protagonista dell’economia circolare, ma ha già superato gli obiettivi Italiani per il 2030 fissati dalla Direttiva Europea per l’80%, riuscendo a raggiungere già un tasso di avvio al riciclo già pari all’82,2%.

Dov’è poi utilizzato l’acciaio riciclato?

In diversi settori:

  • industria delle biciclette
  • elettrodomestici
  • automotive
  • ferroviario e navale
  • edile
  • alimentare con altri imballaggi

Il riciclo dell’acciaio è fondamentale non solo per ridurre l’impatto ambientale del settore siderurgico, che è uno dei più inquinanti, ma anche per apportare dei vantaggi sul piano economico. Per fare un esempio, in questa lunga catena strategica, le aziende produttrici di contenitori d’acciaio, da sole, danno lavoro a circa 3500 persone, fatturando più di 1,6 miliardi di euro l’anno.