È un dato di fatto che i bilanci 2020 saranno in perdita, avendo subito 2 mesi di inattività, ma la visione complessiva per la situazione delle acciaierie italiane resta positiva, considerando che nonostante le pesanti conseguenze economiche, le imprese, secondo le recenti previsioni, sopravviveranno.

La strada che già era stata intrapresa prima dello stop prevedeva il rientro sul suolo italiano delle unità produttive che erano state mosse all’estero. In Europa, infatti, l’Italia è il paese che più si è impegnato per questo obiettivo.

Qual è lo scopo dello spostamento? Essere pronti a fronteggiare la carenza di materiali provenienti da aree di crisi e la gestione diretta della produzione nel proprio paese, visti i rallentamenti degli spostamenti e le diverse regole di contenimento che vigono all’estero. Si tratta di una misura di difesa commerciale, che potrà richiedere fino ad un anno di tempo per realizzarsi.