Un’economia circolare, dall’interesse “green”, è la strategia del futuro. Europa 2020 parla chiaro, bisogna prediligere i materiali riciclabili ed è qui che rivediamo comparire un materiale a noi noto: l’acciaio.

Economia circolare

L’ottica green che ha caratterizzato il modello di crescita economica degli ultimi decenni è in continua evoluzione, arrivando oggi a prediligere i materiali riutilizzabili alla fine del loro ciclo di vita, facendo sì che non si debba immettere nuova materia nell’ambiente.

Il tal modo è possibile continuare a soddisfare una sempre crescente domanda del mercato e salvaguardare al tempo stesso l’ambiente, come sostenuto dalla strategia Europa 2020.
La teoria dell’economia circolare è attuabile con l’aumento dell’utilizzo di materiali definiti “permanenti”, poiché continuamente trasformati e riutilizzati.

Il riciclo evita il consumo di altro petrolio necessario per la produzione di materiali da materie prime appena estratte e riduce il carico ambientale di emissioni di CO2 e altre sostanze.
Tre sono i materiali che sono visti come eterni: alluminio, acciaio e vetro.

Alluminio e vetro

Questi due elementi sono molto utilizzati nella vita di tutti i giorni ed è importante sapere che facendo adeguatamente la raccolta differenziata, si può dar vita a un ciclo inesauribile di riutilizzo.
Momentaneamente oltre il 70% dell’alluminio in circolazione è proveniente dal riciclo ed è riutilizzato in imballaggi, nell’edilizia e in tanto altro.

Il vetro è sempre più apprezzato e scelto dai consumatori, con di utilizzo e conseguentemente di riciclo in continua crescita. La scelta di questo materiale è dovuta al fatto che sia interamente riciclabile e non presenti differenze sostanziali rispetto al vetro appena prodotto. I contenitori di vetro possono essere riutilizzati dopo essere stati resi, sterilizzati e riempiti nuovamente dalle aziende, in totale sicurezza, oppure frantumati e fusi per consentire il loro riutilizzo industriale.

Acciaio

Lo sviluppo economico nell’ottica della sostenibilità ambientale ha portato all’aumento delle vendite di un altro materiale: l’acciaio, già a noi noto per la sua versatilità di utilizzo.

Questa lega, infatti, alla fine del suo ciclo vitale può essere riciclata al 100% per un numero quindi teoricamente infinito di volte attraverso l’uso di forni elettrici, per costituire altri prodotti che non presentano sostanziali differenze rispetto a quelli di acciaio nuovo.
Il processo produttivo siderurgico è il più vicino al concetto di sostenibilità, proprio per questa caratteristica dell’acciaio, definito perciò materiale “verde”.
Anche i numeri sono venuti a sostegno di questa teoria: 300 milioni di tonnellate di acciaio, corrispondenti al 35% della produzione mondiale, sono riciclate ogni anno.