Consueto aggiornamento relativo agli output del comparto siderurgico nazionale e mondiale, nello specifico quelli di ghisa e acciaio. Due andamenti contrastanti: la ghisa interrompe l’allungamento del trend, mentre l’acciaio mantiene la produzione in crescita.

Ghisa, frena ma resta positiva

Per la prima volta nel corso dell’anno, il dato mensile sulla creazione di ghisa a livello mondiale entra in territorio negativo. Secondo i numeri diffusi a luglio dalla World Steel Association, la bilancia si è bloccata a 106,8 milioni di tonnellate, contro i 107,6 osservati nello stesso mese del 2018 (-0,67%).

Tuttavia, le cifre cumulative da gennaio a luglio mostrano ancora il segno “+” (+3,66%), anche se in maniera inferiore rispetto ai mesi precedenti. In termini volumetrici l’output ha superato i 745 milioni di tonnellate.

Rifiata la Cina (regina indiscussa dell’acciaio) che tronca la crescita annua a un +6,3% con 473,4 milioni di tonnellate prodotte solo dal Dragone. L’Oscar per la migliore prestazione nuovamente alla Bosnia (seppur con cifre non paragonabili) che segna un +36,5% per 452 mila tonnellate di materiale.

Dopo anni di affanno, anche l’Italia rimane a quasi +3,5% nonostante l’aumento a luglio sia stato solo dell’1,38% sul 2018.

L’acciaio non interrompe il trend

Non accenna ad arrestarsi il trend positivo per la produzione mondiale di acciaio, che se nei primi mesi del 2019 aveva fatto registrare un record con un incremento del 4,9% rispetto allo stesso periodo del 2018, anche nel mese di luglio fa segnare un andamento incoraggiante (dati della World Steel Association).

La creazione mondiale di acciaio grezzo nei 64 Paesi della WSA è stata infatti di 156,7 milioni di tonnellate, con un aumento dell’1,7% in confronto a luglio 2018. Due conferme: la prima è quella riguardante la Cina la cui produzione resta superiore al 50% su quella mondiale con 85,2 milioni di tonnellate e un miglioramento del 5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, le seconda è che anche a luglio è stato il Vietnam a far registrare il più importante incremento rispetto al 2018 (1,7 milioni di tonnellate, +52,2% rispetto a luglio 2018).

Altri maggiori Paesi:

  • Stati Uniti: 7,5 milioni di tonnellate (+1,8%)
  • India: 9 milioni di tonnellate (+1,7%)
  • Brasile: 2,4 mil. tons. (-20,7%)
  • Turchia: 2,9 mil. tons. (-10,6%)
  • Sud Corea: 6 mil. tons. (-2,1%)
  • Ucraina: 1,8 mil. tons. (-1,7%)
  • Giappone: 8,4 mil. tons. (-0,4%)

La produzione italiana è stata stimata in 1,130 milioni di tonnellate con una diminuzione dell’1,2%, leggermente superiore a quella della Germania che a luglio si ferma a 3,360 min. tons. (-1%).

Altri Paesi dell’EU:

  • Austria: +63,1%
  • Spagna: +15,7%
  • Croazia: -80,2%