Roberto Ariotti, Presidente di Assofond, in occasione del 34° Congresso nazionale di fonderia, è intervenuto per commentare i dati del comparto fusorio del nostro Paese per l’anno appena trascorso e per alcune previsioni sul 2019.

A fronte di una sostanziale stabilità dell’indice della produzione italiana di getti nei primi 9 mesi del 2018 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, si rileva un contributo positivo sul fronte degli ordini raccolti sul mercato estero.

Le esportazioni italiane di getti ferrosi nello stesso periodo, infatti, sono cresciute ad un tasso medio tra il +6% e il +7% in termini di volumi ed il +4% in valore. Si può affermare che il bilancio dei primi 9 mesi sia stato fortemente penalizzato dall’arretramento della domanda interna.

L’intervento si chiude con alcune previsioni per il 2019 dei settori utilizzatori di getti per la creazione di macchine ed impianti per la produzione di energia e per l’industria chimica e petrolifera, e montaggio di impianti industriali. “Sono settori che magari non sono nostri clienti importanti in termini di volumi, ma sono termometri rilevanti della meccanica generale che compra le nostre fusioni” – spiega Ariotti.

In generale, il comparto fusorio risente in modo marcato del clima di incertezza economica e politica, che induce i clienti a maggiore cautela negli acquisti. Parte del deterioramento della fiducia degli operatori è determinata anche dall’esaurirsi della spinta di importanti settori clienti, come nel caso delle macchine agricole e movimento terra.

La Fonderia si dimostra un termometro molto sensibile della situazione congiunturale, risentendo della frenata dei settori “a valle” e della scarsa stabilità economica, prima causa della cautela nell’approvvigionamento dei clienti.

Vi lasciamo al video completo dell’intervento di Roberto Ariotti. Buona visione!