Partiamo da un punto in comune tra queste due leghe: il ferro. Questo è un metallo grigio duro, il più pesante elemento presente sulla Terra, e attraverso dei processi di rimozione di impurità e scorie è trasformato in leghe.

Nel caso in cui il ferro sia unito a metalli di scarto, darà vita all’acciaio, materiale estremamente resistente, con una percentuale di carbonio inferiore al 2%. Nel caso in cui, invece, il ferro sia unito soltanto al carbonio, in una percentuale compresa tra il 2% e il 6%, darà vita alla ghisa.

L’acciaio

La gamma di tipi di acciaio esistenti è molto vasta: i metallurgisti si sono applicati per anni nella creazione di acciai speciali che fossero molto resistenti e duttili, due caratteristiche principali che hanno reso questo materiale sinonimo di versatilità nel corso degli anni.

L’acciaio è utilizzato nella produzione di piccoli e grandi elettrodomestici, nel settore edile per rendere più sicure le strutture, nel settore automobilistico, nella produzione di oleodotti e gasdotti e tanto altro, avendo a suo vantaggio anche la leva del prezzo che lo rende più appetibile rispetto ad altri materiali.

Nelle nostre case ha preso grande piede, invece, l’acciaio inox, che per le sue proprietà di resistenza all’ossidazione è perfetto per conservare prodotti alimentari, chimici o altro, garantendo massimi livelli igienici.

La ghisa

La principale peculiarità della ghisa è che ha un basso punto di fusione (da 1150 °C) e ha la capacità di essere modellata in qualsiasi forma. La ghisa vanta una grande potenzialità: assorbe vibrazioni e rumori del motore, poiché nella ghisa il carbonio è presente sotto forma di grafite lamellare e queste lamelle, che attraversano il materiale con aghi sottili, determinano da un lato una minore resistenza, ma dall’altro danno al materiale la capacità di ammortizzare le vibrazioni meccaniche.

Ma quanti tipi di ghisa esistono? La ghisa può essere classificata in cinque diverse tipologie: greggia, bianca, malleabile, grigia lamellare, grigia sferoidale e il suo peso specifico oscilla tra i 6.8 e i 7.8 kg per decimetro cubo.

La ghisa è maggiormente impiegata nell’industria metalmeccanica, ad esempio per la creazione di componenti di motori, ma dato il suo grande potenziale si sta sempre più utilizzando anche in altri ambiti come quello navale o ferroviario. La ghisa è molto resistente alla compressione e alla corrosione e, diventando fluida e di facile colatura, permetta la realizzazione di pezzi con forme anche molto complesse.